Fonte: Comunicato stampa
Nella platea mediatica organizzata di gente che all’improvviso si interessa del destino degli “ultimi”, gli elementi comuni che spiccano sono certamente due: l’ipocrisia e l’incompetenza. Questioni come il disagio sociale, che in una città grande e complessa come la nostra riguardano purtroppo decine di persone e che si sono acuite durante la pandemia, vanno affrontate con la programmazione ed il lavoro quotidiano.
Di certo fra gli interventi che hanno caratterizzato gli ultimi giorni, sono da evidenziare quelli di illustri esponenti politici che oggi provano a dare pateticamente lezioni al Sindaco, ma che da amministratori hanno letteralmente devastato i servizi sociali ed hanno lasciato l’ex città di Rossano praticamente sprovvista di strumenti per intervenire in tematiche tanto delicate, e che sono quindi tra i principali responsabili di casi di sofferenza come quelli su cui oggi, ipocritamente, ci si concentra. In realtà ciò che si è verificato in via Cerasaro è stato un accesso praticamente arbitrario, giustificato con motivazioni poi rivelatesi non vere, che a prescindere dalla discutibile legittimità, sicuramente non ha portato alcun giovamento ad una persona fragile, né ha facilitato il complesso percorso intrapreso dai servizi sociali i quali, contrariamente a quanto si vorrebbe far credere, sono intervenuti oltre venti volte dal momento della presa in carico avvenuta a gennaio 2020 a fronte di una situazione che si trascinava certamente da molto più tempo. Si tratta di azioni tipiche di un certo pseudo-associazionismo che non ha nulla a che vedere né con la solidarietà, né con la difesa dei diritti di persone ed animali, basato su un sensazionalismo mediatico sterile e superficiale. A fronte di ciò, il fatto che si provi addirittura a colorare politicamente una vicenda umana complessa e delicata, non fa altro che attestare, ancora una volta, lo squallore di un approccio politico, aggravato dalla dimostrata totale indifferenza umana e politica dimostrata in anni di governo. Tale incapacità diventa profonda incompetenza quando si sciorinano eresie sotto il profilo amministrativo e giuridico, oppure quando addirittura si mette in dubbio il corposo lavoro che gli uffici comunali hanno prodotto in questi ultimi anni, soprattutto proprio dai Servizi Sociali puntellati dall’Amministrazione grazie al supporto di professionalità esterne. È esattamente il contrario, perché si è passati da un totale vuoto all’attivazione di percorsi di recupero che mettono al centro le persone, e che in questi mesi hanno risolto, grazie anche al coordinamento di più istituzioni, situazioni gravi e stagnanti anche da oltre dieci anni. Per quanto riguarda le ordinanze poi, mentre l’attuale sindaco ha dimostrato di avere il coraggio di emanarne più di una ogni qual volta ci sono state le condizioni e si sono dimostrate sempre efficaci proprio perché supportate dai pareri necessari, in passato si ricordano soltanto ordinanze “spot”, emanate per i media e per fare contento qualche elettore, ma che non hanno mai risolto alcun problema, né sociale né civile. Come già fatto nel totale silenzio per altri casi, dunque, si continui il delicato lavoro di recupero sociale, di coinvolgimento delle persone care, di attivazione di tutti gli strumenti ritenuti utili per mitigare le sofferenze di coloro che vivono in condizioni di disagio e per agire sul problema e non sulle conseguenze, rifuggendo dalle squallide strumentalizzazioni che non hanno nulla a che vedere con la solidarietà sociale. Inoltre, si continui con l’azione di programmazione e di rafforzamento di uffici e servizi comunali messa in atto dall’attuale amministrazione, che non a caso sta già espletando un concorso per l’assunzione di 2 assistenti sociali e che nell’ultimo piano del fabbisogno del personale, approvato sia in Giunta che in Consiglio Comunale, prevede l’assunzione di ulteriori 13 assistenti sociali a valere sul Fondo di Solidarietà Comunale. Questo significa dotare la città degli strumenti per combattere realmente il disagio sociale, mentre altri hanno soltanto nascosto la polvere sotto il tappeto e vorrebbero continuare a farlo.
Gruppo Consiliare Corigliano Rossano Pulita