Fonte: La Redazione
Rischiava fino a sette anni di reclusione il quarantaquattrenne rumeno C.P. , assistito e difeso di fiducia dall’avvocato penalista Giuseppe Vena, abitante da alcuni anni in Italia, che era stato tratto a giudizio davanti al giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Castrovillari per rispondere del reato di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche.
Nel particolare dei fatti, secondo l’accusa sostenuta dal pubblico ministero, l’uomo con artifici e raggiri consistiti nel dichiarare falsamente, i requisiti richiesti dalla normativa, nella domanda di reddito di cittadinanza, avanzata nei confronti dell’INPS , induceva in errore l’ente previdenziale in ordine alla sussistenza dei presupposti legittimanti l’erogazione del beneficio, procurandosi un ingiusto profitto monetario per l’anno 2021. All’udienza davanti al Giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Castrovillari l’avvocato Giuseppe Vena concordava con il Pubblico Ministero di derubricare il reato da truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche in quello di solo falsa dichiarazione proponendo un’applicazione della pena a soli mesi dieci di reclusione con concessione del beneficio della pena sospesa, vale a dire che non dovrà espiare alcuna carcerazione. Tesi difensiva accolta dal giudice.