di Giulio Iudicissa
Ho sotto gli occhi una pagina dell'epistolario di Antonio Rosmini, filosofo , sacerdote e beato dell'Ottocento. E' la lettera ad un genitore, il cui figlio stava per intraprendere "lo stato ecclesiastico". Se ciò avverrà, "sarà una grazia, che Dio farà a lui e a voi, purchè la vocazione sia vera ed egli non cerchi altro nello stato clericale che la fatica dell'incarico e la croce di Cristo, altrimenti stia pure nel secolo, perchè la Chiesa non si arricchisce per il numero, ma solo per il valore dei suoi ministri".