di Giulio Iudicissa

Lo portai fino a tutta la fanciullezza, ma c'era anche chi lo teneva tutta la vita, per abitudine e per fede. L'abitièlli, come si diceva nel bel nostro dialetto, era parte integrante dell'abbigliamento.

Grande come una scatola di fiammiferi, si confezionava in casa con una striscia di stoffa bianca, celeste o rosa, a seconda della tradizione familiare. Il risultato era un sacchettino piatto, nel quale, prima della cucitura dell'ultimo lato, venivano introdotti l'immaginetta della Madonna del Carmine, un'altra d'un Santo di cui si era pure devoti, un granello di sale e, a volte, una fogliolina di ruta. Si portava al collo con un laccetto o si fissava alla maglietta interna con uno spillo. L'abitièlli - fede e superstizione insieme - avrebbe tenuto lontano il male ed il malocchio.

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