Nella foto: Maria Golluscio e Pino Campanella
Come associazione, ci sentiamo in dovere di cogliere la denuncia espressa dall'operatore sanitario dr. Pino Campanella, sulla questione dell'ospedale Compagna della città di Corigliano Rossano.
Dalle parole del dr. Campanella cogliamo tutta l'amarezza di chi opera in un settore che dovrebbe innanzitutto tutelare i diritti del cittadino e non può farlo, il disegno della chiusura del nosocomio di Corigliano sembrerebbe essere chiaro e noi non possiamo restare indifferenti ed aspettare che si compia. Nessuna ragionevole logica può giustificare una palese intenzione distruttiva di un nosocomio che ha un'utenza elevata come quella di Corigliano. Il disegno è chiaro sin dalla scelta di volerlo trasformare in Spoke: termine che spiega, infatti, la diminuzione dei posti letto (che in realtà risultano in numero esiguo rispetto al numero spettante in base al rapporto di numero di abitanti/posti letto), la chiusura degli ambulatori e la diminuzione drastica del personale medico ed infermieristico. Da qui a ridurlo ad un centro senza operatività, quindi, sembra manchi davvero poco. E il reparto di chirurgia, secondo algoritmi che sfuggono ad ogni comprensibile regola, sta rischiando seriamente la chiusura o, forse, il ridimensionamento. Abbiamo il dovere di far sentire la nostra voce, al fine di evitare che questo scellerato progetto politico sanitario si compia. Associazioni e cittadini, nonché operatori del settore hanno il dovere di intervenire. Per il momento, abbiamo incontrato l'unico operatore sanitario che ha sollevato la questione, il dr. Campanella , appunto, che è da anni caposala nel reparto chirurgia; e da qui in avanti avremo cura di mostrare tutto il nostro disappunto a chi di dovere e a chi dovrà darci delle risposte. E se la risposta sarà quella che vede nella nascita del nuovo ospedale unico (che dovrà trovare collocazione nella località Insiti del territorio) la collocazione giusta dei due nosocomi, noi risponderemo "Fatelo il prima possibile, ma senza espoliare ulteriormente gli ospedali esistenti!".
Maria Golluscio - Presidente Associazione Delfinea