Il Festival delle Spartenze a Maratea
Il direttore Giuseppe Sommario premia il Ministro per il Sud Giuseppe Provenzano
Maratea, 31/07/2020 - Si è conclusa a Maratea la due giorni del progetto dell'associazione AsSUD che, come l'anno scorso, ha visto coinvolti vari ragazzi dei licei di Basilicata e Calabria per documentare il "Festival delle Spartenze". Un gruppo di ragazzi, il 30 e il 31 luglio, sono stati alle prese con le questioni della rivalutazione del Sud e della fuga di cervelli.
Laboratori interattivi, interviste, festival, visite guidate, mascherine e distanziamento. Due giorni di iniziative, a cominciare da un laboratorio, tenutosi allo splendido hotel Pianeta Maratea, che ha visto ospiti il sindaco di Maratea, il Presidente della Provincia di Potenza, lo scrittore Renato Cantore, i giornalisti Luigi Scaglione e Raffaella Bisceglia. Due giorni intensi intervallati con la serata del 30 luglio, al Porto di Maratea, in occasione della cerimonia di premiazione del Premio La Perla, nella quale si è avuto come ospite il Ministro per il Sud e la Coesione Territoriale, Giuseppe Provenzano.
Durante il suo intervento ha sottolineato come il Sud non deve essere stereotipato come la zavorra d’Italia, la parte più arretrata o disorganizzata, e per perorare queste affermazioni ha fatto notare quanto i meridionali si siano distinti per il celere rispetto delle disposizioni riguardanti l’emergenza Covid. Giuseppe Calogero Provenzano ha toccato i temi del progetto e la idea di un Paese migliore con le politiche di coesione e di interventi per il Mezzogiorno che guardino allo sviluppo delle sue comunità e non alla assistenza per la sussistenza. Il ministro è stato premiato dall'ideatore del Festival delle Spartenze, Giuseppe Sommario. Infine il video saluto del Segretario Generale del Cgie, Michele Schiavone, che ha fatto sintesi del lavoro svolto in sede Ministeriale e nei rapporti con il Parlamento, in difesa dei diritti degli italiani all’estero, di ieri e di oggi.
Il "Festival delle Spartenze" alla sua quinta edizione anche per il 2020 ha lo scopo di far conoscere il fenomeno migratorio attraverso la lettura storica e la conoscenza delle storie di emigrazione per entrare nella storia della nostra regione.