di Francesco Caputo 

Corigliano Rossano si sveglia dal letargo, finalmente, forse, ci siamo accorti di iniziare una seria mobilitazione per l’ospedale della Sibaritide, oppure si protesta per il depotenziamento degli ospedali spoke di Corigliano e Rossano, oppure viene messo in risalto il problema della 106.

Nulla di questo, arriva Salvini, in Città, ed inizia una mobilitazione popolare tra i sostenitori e gli oppositori, invocando atti di non violenza, “guerre puniche”, ecc. Elezioni Europee del 2019, Lega Salvini Premier 10.214 voti, nella Città di Corigliano Rossano con il 26.9%., secondo partito più votato in Città. Quello che mi fa riflettere è come sia facile cavalcare l’entusiasmo in certi momenti, pro o contro che sia. Quando c’è una Città da costruire e ricostruire, quando grazie ai “regali” della giunta regionale uscente, il problema rifiuti rischi di trasformarsi in un dramma senza ritorno con rischi notevoli per la nostra salute. Assistiamo alla solita passerella di canditati del cosentino che vengono ad affiggere il loro “bel faccione” in città, aprendo sedi per 1 mese, organizzando cene e aperitivi, per poi salutare tutti ad elezioni avvenute. I candidati locali spinti da una sorta di patriottismo alla “Masaniello maniera”, che ci raccontano di favole irrealizzabili e di progetti senza fondamento. Nell’ultima, legislatura regionale, questo territorio è stato difeso, solo, dal capogruppo della Casa delle Libertà, può piacere o meno ma questa è la verità. Abbandonati ad un destino, che noi, colpevoli stiamo consegnando ai figli di questa terra, “figli” che preferiscono andare via. Un territorio mai così rappresentato in Parlamento ma, mai così abbandonato, non basta far arrivare un treno a Sibari, quando la piana di Sibari “urla” i suoi problemi a Roma. Abbiamo poco tempo e non possiamo più sbagliare…. p.s. chiedo scusa al sig. Orso, usato per la foto di questo articolo.

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