Comunicato stampa

Manifestando piena soddisfazione per i positivi sviluppi del post riunione di Piragineti ... vorrei cogliere l’occasione di esprimere quanto segue. Sul fronte dell'attualità, siccome non mancano i problemi, il ns. Comitato ribadisce che non ha mai voluto pestare i piedi a nessuno ma solo andare diritto all’obbiettivo che si è posto. Siamo un Comitato di “base”, fatto che non può essere smentito da nessuno, al pari che da tre anni è parte sostanziale e formale dell’iter di Fusione. Ed infatti ne è il primo proponente con il suo atto d’impulso del gennaio 2014. Ha avuto il riconoscimento dei due Consigli comunali nei deliberati del gennaio 2015 e del febbraio 2016. È nella proposta di Legge dell’On. Graziano che considera il Comitato parte a pieno titolo e dalla stessa Legge sono scaturite le due convocazioni davanti alla I^ Commissione Affari Istituzionali della Regione Calabria. Continua ad avere contatti ufficiali in Autorevoli Sedi Ministeriali e con rappresentanti di istituzioni che hanno competenza sul tema della Fusione. Per altro verso, tutti questi atti insieme e non altro, costituiscono, nell’iter, già un avvio di progettazione e di strutturazione dell’idea per cui, stabilita la data del Referendum, le quattro componenti del Procedimento: Comitato, Comune di Corigliano Calabro, Comune di Rossano e Regione Calabria, piaccia o meno, dovrebbero procedere di concerto e all’unisono. Invece, da qualche parte, abbiamo letto che il Sindaco Geraci poggerebbe le decisioni future del Consiglio comunale di Corigliano, su decisioni di una Commissione (presieduta dal 5 Stelle Sapia che ha votato la Delibera del febbraio 2016 senza batter ciglio e che poi si è messo a polemizzare … folgorato da idee anti Fusione, sulla via di Cosenza). Con tutto il rispetto dovuto, forse, se si volevano cogliere quei risultati, la Commissione, sia da una parte che dall’altra o insieme, andava fatta prima di Deliberare e non certo dopo. Pertanto l’affidamento alla detta Commissione unilaterale ovvero ad una non meglio individuata Fondazione TransParenza (?) <<di una valutazione dei dati identificativi del territorio indispensabili per determinare, in assenza di un apposito progetto di fusione, (addirittura ?!) l’utilità dell’evento in atto … >> lascia quanto meno perplessi sul piano della correttezza e della coerenza istituzionale, in uno con l’affermazione, sempre, in quel contesto, <<di messa in discussione dell’atto di impulso per la fusione nell’ipotesi in cui la commissione consiliare ad hoc (sic!) dovesse esprimere parere negativo all’evento aggregativo>>. Quindi, unilateralmente, il Sindaco di Corigliano vorrebbe porre nelle mani di una fantomatica Fondazione e di una estemporanea (in quanto giunta fuori tempo massimo) Commissione, il destino nostro, quello delle generazioni future e dell’intero Territorio. Tutto ciò non lo accetteremo perché prima deve esserci il voto dei Coriglianesi e dei Rossanesi, quindi non opinioni di qualcuno, per altro assai discutibili anche sul piano scientifico. Tutto ciò non toglie che sia lecito opporsi al Progetto di Fusione dei Comuni di Corigliano e Rossano ma, all'esito dei deliberati consiliari, della proposta di legge Graziano e in attesa dei Referendum, non si può fermare il mondo perché quattro amici al bar decidono di svendere, ancora una volta, il proprio Territorio agli avversari! Pertanto alla stragrande maggioranza dei cittadini di Corigliano chiediamo di prendere posizione e di far tacere, una volta per sempre, i nemici del progresso e della rivalorizzazione delle nostre due Città dove si muore ogni giorno di sanità, di viabilità, di diseconomia, di mafia e, come se non bastasse, anche di fame per la vigliaccheria e l’improntitudine altrui. SUBITO LA DATA AL REFERNDUM E LA PAROLA AI CITTADINI

 (AMERIGO MINNICELLI)

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