A meno di due mesi dall'avvio del campionato di serie D l'Asd Corigliano si trova alle prese già con una crisi societaria dalle proporzioni ancor ben difficili da decifrare.

All'indomani della quarta sconfitta consecutiva (la tera in casa) è scoppiato il bubbone. A fine gara contro il Nola oltre alle prevedibili contestazioni dei tifosi abbiamo dovuto registrare il silenzio stampa di società e dirigenza. Si è venuto a creare di fatto un clima che ha portato alle polemiche, anche abbastanza ferico, registrate in settimana. Cosa succederà ora ? E' difficile dare una risposta concreta al quesito, di certo domani la squadra, in autogestione, si recherà sul campo della Palmese, ultima in classifica, per disputare una gara molto difficile, non solo per la situazione psicologica che regna negli uomini di De Sanzo, ma soprattutto per la difficile situazione di classifica in si trova l'undici reggino. L'augurio è che domani al "Lo Presti" di Palmi, Cosenza e compagni possano compiere un miracolo che almeno contribuirebbe a rassenerare gli animi e riordinare le idee per vedere il da farsi, staremo a vedere. Nel frattempo vi proponiamo le dichiarazioni che sono apparse sul sito dell'Asd Corigliano in riferimento a quanto sta accadendo. Periodo delicato in casa Asd Corigliano Calabro cause le dimissioni dei vertici societari arrivate nelle ultime ore. Con i congedi di Francesca Capano, Enzo Rinaldi e Roberto Olivieri è iniziata ufficialmente l’autogestione da parte di staff tecnico e squadra. «Dimettendoci dai nostri incarichi societari – rende noto la dirigenza uscente- vogliamo precisare alcuni concetti, anche a fronte delle cose imparziali apprese dai social. Innanzitutto bisogna chiarire che siamo stati coinvolti nel progetto Asd Corigliano Calabro dall’imprenditore Mauro Nucaro, che nell’estate del 2017 ha preso in mano le sorti di questo club e, vincendo due campionati, lo ha risollevato fino al ritorno in Serie D. Ci è stato chiesto di supportare il club per quello che era nelle nostre possibilità, non di assumerci il peso dell’intero progetto, e noi non ci siamo tirati mai indietro, investendo denaro personale, interessando altri partner sponsor e mettendo a disposizione anche strutture e servizi di nostra proprietà. Ad oggi, infatti – prosegue la nota – la società non ha pendenze, salvo parte dei rimborsi destinati alla squadra, e assicura la copertura delle spese ordinarie necessarie fino a fine novembre. Non ci va quindi che venga confuso il nostro ruolo – proseguono Olivieri, Rinaldi e Capano – poiché, pur avendo fatto tutto il possibile per salvare il club, da quando è venuta meno la presenza del primo ideatore del progetto sono subentrate difficoltà non considerate inizialmente che, misurate, ci hanno fatto rinunciare dal farcene carico. In tal senso – conclude il comunicato - se ci fosse qualche imprenditore più agiato che vuol succedere, si faccia avanti». Di contro l’allenatore Fabio De Sanzo ha proclamato l’autogestione spiegando: «Principalmente esprimo gratitudine ai tifosi, che hanno esibito vicinanza, ma devo specificare, rispetto al loro annuncio – sottolinea De Sanzo - che noi non abbiamo mai voluto le dimissioni della società: casomai è stata quest’ultima a informarci che le i vertici avrebbero voluto andarsene. Così come non abbiamo mai disertato gli allenamenti, nonostante i problemi. Siamo professionisti e faremo di tutto per andare avanti, fino ad autotassarci. Invitiamo maggiore senso di adesione agli sportivi, al sindaco e ai nostri partners, poiché non vogliamo far fallire questo progetto. Devo e voglio tutelare i ragazzi – ha concluso il mister – perché uniti possiamo andare avanti, perché amiamo questa maglia e auspichiamo di salvare la categoria. Da oggi siamo in autogestione e quindi chiediamo una mano a tutti».

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